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Compiti per le vacanze … e se ci trasformassimo in scrittori?

I miei bambini ormai stanno diventando grandi e sono sempre più affascinati dalle nuove tecnologie. Ieri ho chiesto al maggiore come mai non aveva più finito il libro di Geronimo … in effetti potevo evitare la domanda, mi ha guardata e con garbo mi ha risposto: “Non mi emoziona più … ah sai? Favij ha pubblicato un nuovo video su youtube”.

io e orso

 

Disperata e alla ricerca di cuccioli che adorano storie, sono andata da mia sorella a fare la zia. In edicola è appena uscito il nuovo album della Panini di “Masha e Orso”, i miei nipoti adorano questi buffi e teneri personaggi ed ho deciso di acquistare loro album e figurine. Sito Panini dove è possibile acquistare l’album 

 

 

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Ed ecco la magia … i grandoni (i miei figli) erano i più emozionati e mentre giocavano tutti insieme ad incollare le figurine rallegravano i cuginetti con storie fantastiche che avevano come protagonista un buffo orso ed una bimba.

Anni passati a leggere e ad inventare storie hanno dato grandi frutti! E come diceva Astrid Lindgren:

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Da buona maestra ho deciso di cogliere l’attimo e, come diceva Walt Disney:

 Non fermiamo la fantasia. Con la fantasia si può fare il più spettacolare viaggio che sia consentito ad un essere umano

La nostra fantasia ci ha fatto fare questo viaggio … se volete volare con noi … ecco la nostra storia di “Masha e Orso” in cui i protagonisti saranno una delle mie pesti (abbiamo cambiato il nome per riservatezza) e l’orsacchiotto di peluche di famiglia :

“Margherita e Orso”

 C’era una volta una ragazzina di 10 anni di nome Margherita e un orsetto di peluche di nome Teddy.

 

 

Compiti per le vacanze ... e se ci trasformassimo in scrittori?

Margherita era sempre allegra e molto esuberante. Durante i suoi nove anni di scuola (1 di nido, 3 di materna, e 5 di elementari) aveva sempre incontrato delle maestre gentili e aveva conosciuto tanti amici.

 

Ora doveva affrontare la scuola dei “ragazzi”: le medie. Tutto era pronto: zaino nuovo, astuccio trendy, biro non cancellabili, compasso, goniometro, un nuovo taglio di capelli con giocca rosa e, naturalmente, Teddy, il suo inseparabile portafortuna.

 

Le era stato regalato dalla nonno Lilli (la nonna più dolce del mondo) quando, a 2 anni, aveva iniziato a frequentare l’asilo.

 

Le aveva spiegato: “Stai tranquilla, metti Teddy nel tuo zainetto e tutto andrà bene” … ed aveva funzionato.

 

Margherita metteva l’orsetto nello zaino ogni volta che doveva affrontare qualche cosa che la spaventava: una verifica, un’interrogazione, il saggio di pattinaggio o la giornata dello sportivo a scuola e tutto per magia diventava più facile.

 

Così, anche quella sera, Margherita aveva messo Teddy nel suo zaino: non poteva mancare il suo compagno d’avventura, il giorno successivo sarebbe stato il suo primo giorno alla scuola MEDIA.

 

Quella sera zia Bruna decise di cenare a casa di Margherita, entrò e con la sua voce stridula iniziò a schernirla: “Mariascarpenta (era il nomignolo che aveva dato a Margherita) non è giungo il momento di abbandonare quello straccetto?” e con aria di sfida indicò il povero Teddy.

 

La mamma non diede tempo alla figlia di rispondere e disse: “La zia ha ragione, devi diventare grande … da domani Teddy deve restare a casa!”.

 

Margherita avrebbe pianto ma non voleva farsi vedere dalla zia che intanto continuava a starnazzare: “Alla tua età non pensavo agli orsacchiotti, aiutavo mia madre ed ero capace di cucinare e rammendare. Non mi era concesso il gioco, ho sempre studiato e con ottimi voti!”.

 

Margherita le avrebbe risposto: ” E non hai mai letto un libro di favole, non hai mai creduto ai sogni e alla magia ed ora hai la faccia di una strega e sei zittella!” ma gli occhi severi di mamma e papà le impedivano di farlo.

 

Dopo cena Margherita andò a dormire abbracciata a Teddy, avrebbe tanto voluto avere vicina anche la nonna. Si addormentò tardi con le lacrime che le colavano sul viso e tanta paura per il giorno successivo.

 

Nella notte sognò Teddy: le sorrideva e le faceva l’occhiolino. “Stai tranquilla, ci penso io” le diceva fiducioso “parlerò in sogno alla tua mamma … non porto solo fortuna, sono anche un po’ magico”.

 

L’orsetto entrò nei sogni della mamma e le mostrò i mille momenti di amicizia fra la bambina e l’orsetto. La madre vedeva la figlia crescere sicura e felice con accanto Teddy. Ogni volta che Margherita si sentiva un pochino in difficoltà spiava nello zaino, vedeva il suo orsetto e si ricordava i visi sorridenti di mamma e papà e, sopratutto, sentiva l’amore della sua nonna.

 

Nel sogno si vedeva Margherita piccina al nido, poi al saggio  della materna, durante le festine di compleanno, nelle verifiche, al mare, in montagna, durante il saggio di pattinaggio.

 

Poco prima di svegliarsi la mamma vide Margherita con la sua borsa a tracolla nuova, si trovava al compleanno di Tommaso avvenuto la settimana precedente.

 

A Margherita piaceva Tommaso dalla scuola materna, erano sempre stati amici del cuore, adoravano fare le gare di corsa ed arrampicarsi sugli alberi ma da quando Margherita aveva scoperto che anche lui aveva una “cotta per lei”, non gli aveva più parlato.

 

Nel sogno si vedeva Tommaso avvicinarsi a Margherita e dirle: “Che bella borsa … anche l’orsetto è carino … cosa ne dici se giochiamo a lupi come facevamo in quarta?”. Margherita appoggiò la borsa in terra, toccò la spalla di Tommaso e disse: “Preso!” ed iniziò a correre come una gazzella in giardino. Lui le corse dietro ed iniziarono a giocare.

 

La mamma si svegliò, corse in camera di Margherita, le diede un bacio sulla fronte e le disse: “Perdonami … puoi mettere Teddy nello zaino se per te è importante”. Margherita sorrise e rispose: ” Magari domani … il papà gli ha fatto una fotografia bellissima, me l’ha stampata e voglio metterla nel diario … magari posso usare la sua immagine come icona del nostro gruppo

whatsapp. Ho pensato di regalarlo alle mie amiche. Faremo il gruppo “Le amiche matte di prima media”, cosa ne dici?”.

 

“Dico che la mia Margherita sta diventando proprio una ragazzina speciale” e nel frattempo si chiedeva ma che cosa fosse whatsapp.

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Se volete leggere la nostra storia ai vostri bambini, trasformerete i miei figli in giovani scrittori ma, sopratutto, perché non lasciate nel commento la vostra storia? Una favola o un racconto che scrivete con i vostri bambini o che scriveranno loro da soli.

I protagonisti dovranno essere un orso e una bambina/o, la storia dovrà avere con un inizio, uno sviluppo ed una conclusione.

Date sfogo alla vostra fantasia e condividete le emozioni… e un compito estivo si trasformerà in un mondo incantato …

#IoeOrso

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Cose da fare con i bambini, Letteratura per l'infanzia, Letture per bambini, Risorse

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